Sono in partenza per l’Ospedale di Fiera Milano 12 operatori di ASST Valle Olona, nello specifico 3 medici e 9 infermieri.
Verranno destinati a uno dei moduli del centro covid e dovranno occuparsi di 14 posti letto. La squadra, presentata oggi in videoconferenza dal direttore generale Eugenio Porfido e dalla direttrice sanitaria Paola Giuliani, ha ricevuto dai vertici ospedalieri, in segno di stima e amicizia, una maglietta di cotone e due libri, di Calvino e Durrel.
Rispetto alla prima fase, spiega il dg Porfido, il covid mostra maggiore diffusione nei centri più densamente abitati e creando l’intasamento dei reparti acuti più che delle terapie intensive.
Cosa ha spinto i partecipanti ad accettare una sfida "da trincea"? Una risposta vale per tutte: "Abbiamo studiato per curare i malati. Quando l'emergenza chiama, il nostro dovere è rispondere presente".
Ma quali sono i contraccolpi che rischiano di svantaggiare, ancora una volta, i pazienti non covid?
Risponde Porfido: "In linea con le disposizioni regionali, e al netto di una fisiologica riduzione delle prestazioni ambulatoriali, stiamo cercando di mantenere pressoché inalterati i livelli delle prestazioni, con particolare riferimento all'urgenza e agli interventi indifferibili. Dopodiché, molto dipenderà dal prosieguo della pandemia e dall'effetto delle ulteriori misure restrittive che le autorità nazionali e regionali applicheranno nei prossimi giorni".
Dopodiché, il direttore generale si toglie il proverbiale sassolino: "I media dovrebbero smetterla con la quotidiana girandola di numeri: la Sanità si muove su binari clinici, scientifici, da maneggiare con cura, confrontare nel tempo e soppesare secondo logiche ben definite".