Per la maggioranza, una vittoria. Per l'opposizione, la riprova del caos. Per il sindacato, una boccata d'ossigeno che deve preludere a un atto normativo soddisfacente e privo di sbavature.
Punti di vista di diversi per un unico problema, ora parzialmente risolto: quello relativo alle tante indebite esenzioni dal pagamento del ticket sanitario (per prestazioni mediche o acquisto farmaci). Illeciti che, nella gran parte dei casi, risultano involontari, perché dettati dalla buona fede di chi non era a conoscenza del cambiamento dei relativi parametri, o è stato ingannato dalla farraginosità delle regole ed è caduto in una trappola agevolata dalla "scorciatoia" delle autocertificazioni.
80 mila, secondo Regione Lombardia, le persone, in prevalenza anziane, cadute nell'errore e per questo destinatarie di verbali e accertamenti. In una parola, multe.
Da qui, le ripetute proteste dei sindacati, che hanno chiesto più volte l'azzeramento delle sanzioni.
Ieri, la fumata bianca in Commissione Sanità, grazie all'approvazione dell'emendamento del presidente Emanuele Monti, in base al quale la maggior parte degli interessati potrà evitare il pagamento della multa e rateizzare il versamento di quanto dovuto.
"Un passo concreto e una mano tesa ai lombardi più deboli", secondo i leghisti Monti e Fabrizio Cecchetti.
"La certificazione del caos innescato dalla Giunta", secondo il PD Samuele Astuti.
"Una buona notizia - secondo Marco Contessa della Cisl dei Laghi, il quale insiste sugli ulteriori passi da compiere: "Ora serve una campagna informativa mirata e un'autentica semplificazione della modulistica, affinché simili cortocircuiti non si ripetano più".