Tutti alla ricerca di un po’ di refrigerio, ma attenzione alle regole. Non si può fare il bagno dovunque, ATS Insubria si occupa dell’attività di sorveglianza sulle acque dei laghi per la salvaguardia della salute dei bagnanti con controlli, che vengono eseguiti da aprile a settembre in prossimità delle aree maggiormente frequentate. Occhio quindi a dove ci si tuffa:
Nuotare in sicurezza: bagni e tuffi nei laghi
Si consiglia di fare il bagno nei laghi solo se i bagnanti sanno nuotare bene e sono ben allenati. I tuffi in altezza sono sconsigliati, perché possono provocare traumi, anche molto gravi. Per ovvi motivi di sicurezza si scoraggiano i tuffi anche in acque torbide o sconosciute. Inoltre, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, o comunque se si è troppo sudati fare il bagno può provocare shock termici o anche crampi muscolari, meno pericolosi, ma pur sempre fastidiosi.
Acqua e sicurezza dei bambini
È essenziale controllare sempre i bambini quando sono vicini all’acqua (come ad esempio, piscine anche ad uso domestico, corsi d’acqua, rive dei laghi, etc). Particolare attenzione deve essere riservata anche a giochi d’acqua e oggetti gonfiabili, come i materassini, che non devono essere usati in acque profonde, in quanto non danno alcuna sicurezza e possono essere causa di imprevisti anche gravi.
Divieto di balneazione nei fiumi
Si ricorda anche che i fiumi sul nostro territorio non sono balneabili. I fiumi rappresentano un ambiente pericoloso a causa di fattori, come le correnti e la temperatura dell'acqua, che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo, per cui si sconsiglia di entrare nei fiumi, anche solo per rinfrescarsi, per evitare eccessivi sbalzi termici e per scongiurare episodi di ipotermia o altri traumi, che potrebbero provocare anche l’annegamento.