Varese: Nuova protesi, il Circolo nel "gotha" europeo

Riconoscimento per la chirurgia Vascolare di Varese, tra i 4 centri europei nelo studio di protesi per fistole

La Chirurgia vascolare dell'Ospedale di Circolo di Varese, diretta da Matteo Tozzi, che è anche docente all'Università dell'Insubria, è stata coinvolta all'inizio del 2022 in uno studio 'first in men' su una nuova, innovativa protesi per le fistole per dialisi, insieme ad altri tre centri in Europa, per la grande esperienza acquisita negli accessi vascolari da emodialisi, oltre 400 all'anno, che lo qualificano come uno degli hub lombardi per le fistole complesse.
Ora, dopo due anni di impegno nello studio “first in men”, per la Chirurgia vascolare di Varese, inserita nel Dipartimento cardio-toraco-vascolare, guidato da Battistina Castiglioni, è iniziato lo studio PIVOTAL sulla protesi aXess, grazie alla collaborazione della Nefrologia e Dialisi di Varese e di Tradate, dirette rispettivamente da Andrea Ambrosini e da Stefano Mangano.
"Attualmente abbiamo in follow up i 5 pazienti impiantati nel primo studio - spiega Matteo Tozzi - Ora il PIVOTAL ha permesso l’ingresso di un numero maggiore di centri in tutta Europa e in Italia".
I risultati dello studio first in man, infatti, sono stati molto positivi, in particolare in termini di riduzione del tasso di infezione a distanza e di facilità di utilizzo.
In questo mese di Novembre, a Varese, sono stati due i pazienti sottoposti all’impianto di aXess, protesi sintetica di ultima generazione che si differenzia dalle protesi sintetiche standard normalmente utilizzate in chirurgia vascolare. Quando un paziente emodializzato non ha un patrimonio vascolare adeguato per avere una fistola nativa, viene sottoposto ad un intervento di impianto di una protesi che offre l'accesso al trattamento.

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