Busto: Acof a Iris 2024, gli studenti progettano un razzo

La seconda della scuola The International Academy a Busto ha progettato un razzo all’evento Iris 2024

Riceviamo e pubblichiamo

Progettare e costruire un razzo. Con questa missione la classe seconda A del Liceo Scientifico quadriennale Plus – l’ultimo nato fra gli indirizzi dell’innovativa The International Academy di ACOF – ha preso parte alla prestigiosa manifestazione IRIS 2024, un concorso organizzato dalla Women in Engineering Affinity Group della sezione italiana di IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers).
L’obiettivo di questo evento online è offrire alle scuole partecipanti uno spazio di respiro nazionale in cui mostrare le competenze acquisite durante l’annata scolastica nelle materie STEM, ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, sia nei programmi curriculari sia in quelli extracurriculari. Una sfida che, fra le altre cose, va anche a proporre attività capaci di superare gli stereotipi legati al “genere”, particolarmente presenti nell’ambito di materie di natura tecnico-scientifica. In questo caso, invece, focus tutto quanto rivolto alla promozione dello studio di discipline su cui ACOF ha deciso di puntare con convinzione.
Gli studenti della scuola di Busto Arsizio hanno presentato nell’occasione il loro progetto “STEM Starlight+” dedicato appunto ad elaborare in ogni aspetto la realizzazione di un razzo. Il lavoro è stato sviluppato in collaborazione con l'associazione Skyward del Politecnico di Milano, offrendo in questa maniera un’altra opportunità di confronto e di crescita agli allievi coinvolti in questo percorso.
Nello specifico, la sfida si è conclusa con la presentazione di un video in cui sono stati inseriti tutti i passaggi progettuali utili per centrare lo scopo di questa esperienza. Il team di alunni del Liceo Scientifico Plus è stato diviso in quattro unità: quella gestionale per trovare sponsor e definire costi e tempi di lavoro, l'unità di calcolo che ha studiato matematicamente la fattibilità della costruzione del razzo, l'unità di grafica per elaborare il modello 3D e le proiezioni ortogonali, nonché per sviluppare i loghi, infine l'unità di comunicazione per stendere reportage e interviste da trasmettere all’esterno, il tutto anche in lingua inglese. Un compito coordinato e complesso portato a termine con successo, con i complimenti della giuria ma anche dei docenti, della preside Laura Papini e dei vertici di ACOF, i direttori Mauro (in foto) e Cinzia Ghisellini.

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