Casorate: Classe sopressa all’asilo, "Comune all’oscuro"

“Nessuno ci ha avvisati”, il sindaco di Casorate interviene sul caso della classe soppressa alla materna
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“La vicenda della classe soppressa alla materna di Casorate ha fatto molto rumore e, personalmente, non mi sento di condannare la protesta dei genitori. Ma è doveroso chiarire che né la parte politica (Sindaco e Assessore) né quella tecnica del Comune erano state informate dal provveditorato. Nessuno ci ha contattato su quanto stava accadendo”. A parlare è il sindaco Dimitri Cassani, che vuole chiarire il ruolo – o meglio, l’assenza di coinvolgimento – dell’amministrazione comunale nella vicenda che ha scatenato proteste e indignazione da parte dei genitori.

La decisione di ridurre da cinque a quattro le sezioni della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Toscanini”, ufficializzata con una comunicazione del 15 aprile da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, ha colto tutti di sorpresa. La dirigente scolastica ha ricevuto conferma che, per l’anno scolastico 2025/2026, a fronte di 95 bambini iscritti – di cui quattro con disabilità – saranno attivate solo quattro sezioni. Di conseguenza, anche l’organico docente verrà ridotto a 14 posti.

Una decisione presa, come riportato nella nota ufficiale, in applicazione delle cosiddette “norme cogenti” previste dal DPR 81/09, che definiscono la composizione delle sezioni secondo criteri numerici stabiliti a livello nazionale. Ma per la dirigente scolastica Maria Elena Tarantino non ci sono giustificazioni sufficienti: «Non è una scelta motivata dalla carenza di iscritti. È arrivata all’improvviso e senza alcuna possibilità di confronto. I numeri parlano chiaro: i bambini ci sono, alcuni con bisogni educativi speciali. Tagliare così significa compromettere la qualità dell’offerta".

Il sindaco Cassani ribadisce il rispetto dei ruoli: “La dirigente ha agito autonomamente, come è giusto che sia, inoltrando reclamo direttamente all’Ufficio scolastico. Se fossimo stati coinvolti, avremmo potuto supportarla, ma non ci è stato possibile. I ruoli devono rimanere distinti”. E conclude: “Come amministrazione possiamo solo rammaricarci per la riduzione del personale, augurandoci che ciò non comporti un reale impoverimento dell’esperienza educativa per i bambini, come prospettato dai genitori in protesta.”
E come si legge nella lettera del comitato genitori inviata direttamente al dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Dott. Giuseppe Carcano, chiedendo di rivedere la decisione. “Sezioni più numerose e meno insegnanti rappresentano un ostacolo alla qualità della formazione”, si legge nel documento. Fuori dall’asilo, gli striscioni “Meno maestre, meno futuro” e “Classi numerose, qualità zero”.