La realtà aumentata, anche con la proiezione di un raro video storico, è una delle possibilità innovative offerte dalla nuova aula 3.0 dell'istituto comprensivo Bossi di Busto Arsizio. Un'istituzione da oltre mille alunni che è passata dal far notizia per il crollo di un soffitto a far parlare di sé per l'inaugurazione di una sala con sei postazione mobili. Uno spazio che incentiva gli studenti ad apprendere in modo innovativo anche gli avvenimenti locali.
“E' la conferma che non esistono una storia di serie A e una di serie B e che entrambe ora possono essere alla portata di tutti grazie alle nuove tecnologie”, ha sottolineato l'assessore alla Cultura, Manuela Maffioli, che ha tagliato il nastro assieme al primo cittadino e al collega con delega all'educazione, Gigi Farioli, a cui gli studenti hanno mostrato le innovative possibilità offerte da quest'aula. Tanto che il sindaco vorrebbe ora raccontare i monumenti cittadini tramite contenuti accessibili via QR Code.