La maggior parte dei presenti si aspettava un secondo round.
Invece l’elezione di Pierro e Piarulli al vertice dell’Insubria è avvenuta al primo colpo, con uno scrutinio che non lascia spazio a dubbi o perplessità: 302 voti per la vincitrice, 234 per il competitor, Mauro Ferrari, con quest’ultimo in leggero vantaggio al termine dello spoglio relativo al personale amministrativo.
E la neo rettrice che prende il largo con il voto dei docenti. A tenere alto interesse e partecipazione, nell’aula magna approntata per la giornata decisiva, il collegio degli scrutatori: un energico e spiritoso Giorgio Grasso, afflitto da una “erre moscia” che mal si concilia coi cognomi degli sfidanti;
Con lui, il composto e impeccabile Giulio Facchetti e la solerte funzionaria Francesca Colombo.
E qualche fuoriprogramma: ad esempio, la manciata di schede annullate per gli svarioni al voto. Come dire, anche gli accademici inciampano!
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Varese: Voto Insubria, la erre di Grasso e le schede nulle
Cronaca dello scrutinio all’Insubria, tra le ironie del professor Grasso e gli inciampi delle schede nulle
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