Adele, orgogliosamente fragile

“Sono fragile, e non me ne vergogno”. Parla così Adele Patrini, anima dell’associazione Caos, centro di ascolto per le donne operate al seno. “Sono passati anni da quando, per la terza volta, sono riuscita a sconfiggeere la malattia. Ma le cicatrici (non solo fisiche) ci sono ancora”

"Sono fragile, e non me ne vergogno". Parla così Adele Patrini, anima dell'associazione Caos, centro di ascolto per le donne operate al seno. "Sono passati anni da quando, per la terza volta, sono riuscita a sconfiggeere la malattia. Ma le cicatrici (non solo fisiche) ci sono ancora. Sto attraversando un momento difficile: gli strascichi della malattia si fanno sentire, e mi fanno sentire debole".

"Ho imparato che la mia fragilità è fonte di forza: la forza della debolezza, che per me è una spinta per vivere intensamente ogni giorno" - dice con orgoglio.

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