La specialità servita a tavola, tra l’apprezzamento dei 300 commensali che hanno risposto all’invito a partecipare alla risottata benefica contro la violenza sulle donne, è quella firmata dalla giovane chef Martina Tonetti, che insegna anche al carcere di Busto e che – nella cornice agreste di Lumachiamo – ha servito una bontà cucinata con brodo di timo, coulis di lamponi e ciliegi e formaggio di capra. Ma – in una città come Busto Arsizio in cui un decimo dei casi di cui si occupa il tribunale riguarda la violenza di genere, in cui è specializzata la metà dei magistrati attivi sul territorio – il vero è piatto forte è stato il desiderio espresso dalla cooperativa sociale La Valle di Ezechiele, attiva in carcere, di diventare in qualche modo socia del centro antiviolenza Eva Odv. Nell’occasione don David ha anche benedetto un ulivo, destivato alla piscina Sartori in via Manara.
Tra le tante autorità presenti, l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, che peraltro è anche un avvocato specializzato in materia di violenza di genere
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Busto: Risotto rosa, il piatto forte contro la violenza
Grande partecipazione alla risottata benefica di Eva Odv. La Valle di Ezechiele: “Vogliamo essere vostri soci”
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