L’Associazione di Promozione Sociale Abaco di Inarzo, che da anni si prende cura di persone con lieve disabilità intellettiva, si reinventa e - in questa emergenza CORONAVIRUS - non lascia soli i suoi ragazzi e le loro famiglie.Attraverso telefonate, messaggi e videochiamate mantiene il contatto con loro, proponendo attività e chiacchierate… a distanza.
Ad affiancare il lavoro di Abaco, anche quello della cooperativa Abad, che offre percorsi di formazione e di inserimento lavorativo a questi ragazzi. "La chiusura delle attività e la paura per il futuro", prosegue Sara Gorlini, "mettono in crisi la loro quotidianità".