Gavirate: RSA aperta, una serata con Fondazione Bernacchi

La RSA di Gavirate illustra al pubblico i servizi a domicilio. Cruciale la personalizzazione dell’assistenza

L’RSA Aperta come servizio al fragile, alla famiglia, all’intera comunità.
Un passaggio medico, assistenziale, ma anche civico e culturale quello che Fondazione Bernacchi Gerli Arioli di Gavirate ha illustrato alla platea riunita in sala consiliare.
Alla dottoressa Patrizia Vanetti il compito di illustrare la normativa vigente, soffermandosi su ciò che più sta a cuore a chi dev’essere curato: l’empatia, la costanza, la sensibilità.
Alla responsabile del progetto Elena Russo un cenno alle tante sfaccettature di un sostegno che non può prescindere dalla figura del caregiver.
E alle assistenti sociali Carlotta Ghidini e Maria Chiara Cernecca il filo pratico e sociale che unisce il Comune all’RSA per abbracciare il paziente nell’intimità domestica, alleviando le sue sofferenze e andando incontro al sistema nel suo complesso.
Convinto il supporto di una politica che a tutti i livelli, da quello comunale dell’assessore Giuliana Bianchi al regionale e nazionale di Emanuele Monti, opera una sintesi di esigenze e risposte sul campo.
Piena disponibilità, infine, di realtà come il Progetto Rughe di Maria Grazia Biancheri, che sul fronte socioculturale ha portato in tutta Italia la marcia in più gaviratese.
Chiosa doverosa del sindaco Massimo Parola e del presidente di Fondazione Franco Interdonato, i quali incarnano il valore aggiunto di un solido e storico radicamento delle RSA nel territorio di riferimento.