Nonni e ragazzi nel "Villaggio" dell'empatia

Abbiamo seguito l’incontro (a distanza) tra gli anziani ospiti della struttura di Gerenzano e gli studenti del Dehon di Monza. La direttrice Indino: “Mai come oggi l’incontro tra generazioni lontane, ma ugualmente isolate dall’emergenza, appare significativo e reciprocamente prezioso”

Metti un giorno insieme, a distanza fisica, ma a portata di cuore, di occhi, di sorriso. Nulla di paragonabile a un autentico abbraccio, eppure gli occhi si accendono, i toni si rilassano, i ricordi macinano decenni per tornare a memorie e aneddoti, curiosità e tempi lontani, diversi, dolci o dolorosi, spensierati o malinconici. Ma pronti per essere condivisi.

Il Villaggio Amico di Gerenzano, abituato da anni a collaborare con asili, scuole e università, ha tradotto in termini virtuosi le criticità dell’emergenza covid, adattando al presente l’incontro tra generazioni. In scena, insieme agli anziani ospiti, i ragazzi dell'Istituto Dehon di Monza. A fare da "moderatori", gli operatori del centro, competenti, affabili e sensibili.

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