Busto: Monsignor Livetti, “70 anni da prete, grazie!”

Monsignor Claudio Livetti si appresta a festeggiare 70 anni di sacerdozio: “Unitevi al mio ringraziamento”

Riceviamo e pubblichiamo

Il 27 Giugno 1954 sono stato ordinato Prete dal Beato Cardinal Schuster nel Duomo di Milano, con altri 70 compagni, di cui 10 viventi. Celebrerò il 70° col mio compagno Don Peppino Aldeni (Parrocchia di Santa Maria Regina) il 24 Giugno, alle ore 11:30 nella Basilica di San Giovanni a Busto Arsizio, durante l’Eucaristia della Festa Patronale, facendo corona al Vescovo Mons. Franco Agnesi che presiederà, festeggiando il 50°.

Per arrivare a questi anniversari, basta poco: cominciare presto, campare tanto e non cambiare idea. Sono tre doni di Dio per cui lo ringrazio e vi invito a unirvi al mio ringraziamento.

Ringrazio Dio per la mia famiglia, Mamma Giuseppina, Papà Paolo e il Fratello Carlo, dove ho trascorso un’infanzia felice e una adolescenza difficile durante gli anni della guerra sotto la dittatura del regime fascista, la dominazione nazista e la lotta partigiana per la liberazione.

Ringrazio il Seminario Arcivescovile di Milano, che mi ha donato anni sereni e mi ha preparato al sacerdozio frequentando il Ginnasio, il Liceo e la Teologia.

Ringrazio Dio di aver visto otto Papi, da Pio XI a Papa Francesco, vivendo gli eventi del Concilio Vaticano II e del Grande Giubileo del 2000 e di aver servito la Chiesa Ambrosiana con sette Arcivescovi, dal Beato Cardinal Ildefonso Schuster fino a Mons. Mario Delpini, dedicando diversi anni all’Oratorio e agli Scout di Cinisello Balsamo, ai Seminaristi di Arcore e Venegono, alla zona pastorale di Sesto San Giovanni, come Vicario Episcopale degli Arcivescovi Colombo e Martini.

Ringrazio soprattutto per essere stato Parroco per 22 anni a Busto Arsizio e un anno “Parroco supplente” ad Arconate. Il Parroco è un uomo felice, perché padre di una Famiglia di Famiglie; felice anche se sorregge una croce larga come la Parrocchia, una croce che grava sulle spalle e sul cuore, una croce arricchita di gioie e lacrime. La Madonna dell’Aiuto mi ha sorretto, aiutandomi a realizzare qualcosa di utile per i gruppi e per i singoli laici della Comunità.

Ringrazio Dio perché dovunque ho svolto il Ministero ho sempre incontrato ottimi Preti collaboratori e amici. Non posso dimenticare Don Isidoro Meschi, martire della carità. Ho sempre trovato anche buoni Laici attivi e impegnati per il bene della Comunità.

Ringrazio Dio perché la Chiesa che ho servito per 70 anni, pur essendo diversa da quella del passato, non ha perso la passione educativa, è viva, propositiva, messaggera di pace e di speranza e, come vuole il Papa, in uscita e sinodale.

Ringrazio Dio perché la mia Dottoressa e i reparti di Urologia, Cardiologia e Oncologia dell’Ospedale di Busto mi hanno curato opportunamente, permettendomi di arrivare fino a qui.

Ringrazio i Missionari del PIME che, dopo il pensionamento, mi hanno accolto e ospitato fraternamente per nove anni nella loro casa di Busto Arsizio e mi hanno permesso di visitare le loro Missioni in Africa, Asia e America Latina.

Ringrazio i dirigenti e il personale dell’Istituto “La Provvidenza” che, dopo gli inconvenienti di salute, da sette anni si prende amorevolmente cura delle mie fragilità e del mio declino.

Ringrazio Dio che mi permette di raccogliere gli ultimi frammenti, dedicando molto tempo alla preghiera di intercessione e raggiungendo ogni settimana, per mezzo dei Social, molte persone care, con una Catechesi semplice del “Curato di Campagna”.

Vi prego di accompagnarmi con la preghiera perché possa abbracciare con gioia la croce, quella che ha reso preziosa l’ora conclusiva di Gesù nostro Signore e mi prepari con serenità all’incontro con Lui.

Grazie!

Mons. Claudio Livetti

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