Lo sport, in questo periodo di emergenza, è diventato un sogno per tutti. Ma c’è chi a questo sogno è aggrappato con le unghie e con i denti da tutta la vita. Sono i disabili che, ancora troppo spesso, per poter accedere a strutture e campi da gioco, devono superare ostacoli impegnativi. Parliamo di scale, di ingressi stretti, di bagni non a norma.
Paolo Cornaggia, campione italiano paralimpico di bocce, residente in Provincia di Sondrio, spiega ai microfoni di Rete55 come queste settimane siano abbiano consentito di riaccendere i riflettori sul capitolo ristrutturazioni: “Le norme antivirus” - dice - “impongono una serie di modifiche al gioco e ai campi. Questo è il momento per avviare un piano di ammodernamento complessivo, volto a rendere le bocciofile accessibili davvero a tutti”.
“Certamente”, prosegue Cornaggia, “lo sport delle bocce dovrà subire dei cambiamenti, nel rispetto del distanziamento sociale. Trovare nuove modalità di gioco sarà ancor più difficile per il settore paralimpico. Perchè spesso il giocatore necessità di un accompagnatore in campo”.