Riceviamo e pubblichiamo
Il 15 scippato a Jannik Sinner sabato a Montecarlo dal Giudice di Sedia Aurelie Tourte nella semifinale con il greco Tsitsipas ha ormai scalzato l’assenza delle mezze stagioni dalle classiche chiacchiere da ascensore. Segno dei tempi. Soprattutto, indice inequivocabile dell’esplosione di quella che è già stata codificata mediaticamente come Sinner-mania. Dipendenza dalle audaci imprese tennistiche del rosso crinito altoatesino che ha ammorbato anche il Panathlon Club La Malpensa del Presidente Sergio La Torre che ha dedicato l’appuntamento di aprile tenutosi ieri (lunedì 15) al Tennis Club Busto Arsizio proprio a racchette, palline ed i loro derivati. In realtà, il meeting aveva una chiarissima matrice comparativa tra due frutti dello stesso albero: “Padel e Tennis: così lontani, così vicini” per titolo affidato alla serata. Ma la presenza come relatore di Riccardo Crivelli (Responsabile delle pagine del Tennis per La Gazzetta dello Sport) ha inevitabilmente spostato il tiro sulla strettissima attualità.
Facendo però un passo indietro al tema affidato, la conviviale è stata preceduta da una dimostrazione pratica di Padel con didascalia tecnica affidata al Maestro FIT (e padrone di casa) Paolo Zingale. Nata nel 1969 ad Acapulco, la disciplina che è tornata ad affollare i circoli e a dividere i puristi (per il sempre sulfureo Nicola Pietrangeli sarebbe “Il trionfo delle pippe”), costituisce il giusto compromesso tra voglia irrefrenabile di imbracciare una racchetta e legittimo desiderio di stare alla larga dalle brutte figure (tanto, grazie alle pareti, la pallina alla fine ti torna sempre indietro). In più, per molti sportivi di livello ha rappresentato nell’ultimo lustro anche una non trascurabile opzione di investimento.
Durante la serata, Crivelli ha poi ipnotizzato la platea malpensante facendo il punto sulla “fenomenologia di un talento straordinario” (giusto per citare il sottotitolo della sua ultima fatica dedicata a Sinner ormai prossima alla stampa). Il futuro numero uno del tennis mondiale (“E’ solo una questione di tempo: se non lo diventerà a Parigi, l’appuntamento sarà solo rinviato a Wimbledon”), è il traino di un movimento ormai deflagrato (“A Montecarlo il 31% dei biglietti è stato venduto ad appassionati italiani. E le prenotazioni si sono chiuse ad ottobre. Quando Sinner non aveva ancora vinto Coppa Davis e Australian Open…”), ed espressione di una volontà al limite del maniacale (“E’ un ragazzo che vuole essere soltanto sé stesso. E che ha programmato la sua carriera pensando solo ed esclusivamente al tennis. A scapito di qualsiasi distrazione”). Insomma, altro materiale dialettico per le chiacchiere da ascensore di cui sopra.
Al meeting hanno preso parte il Sindaco di Castellanza Mirella Cerini (per beffarda competenza territoriale il Tennis Club Busto Arsizio è in realtà parte dell’amministrazione castellanzese) e la giovane e promettente tennista (nonché figlia d’arte) Rachele Zingale.