Calcio: Varese all’inglese: pro e contro, attacco e difesa

I biancorossi viaggiano a una media di due punti: tanti gol fatti al netto di troppe reti al passivo

15 gol fatti, 9 subìti. Quattro vittorie casalinghe, tre pareggi fuori casa: sette risultati utili consecutivi per i 15 punti che proiettano il Varese a -1 dalla vetta. Questi i numeri ad un mese esatto dall’inizio del campionato con i biancorossi di Roberto Floris che hanno messo in mostra pregi e difetti di un gruppo che ha comunque tutte le carte in regola per puntare al professionismo.
La qualità di gioco è indubbia e il potenziale offensivo di questa squadra è palese: il Varese segna in tutti i modi, la produzione offensiva arriva da ogni reparto e le palle inattive sono una delle migliori armi biancorosse. L’approccio alle partite è sempre perfetto, mentre sulla tenuta fisica e mentale c’è margine di miglioramento.
Anche la difesa ha scricchiolato in alcune occasioni, seppur con qualche attenuante visto che causa infortuni il Varese gioca senza due terzi della difesa titolare. La nuova linea Priola-Mikhaylovskiy-Bonaccorsi (quest’ultimo già due gol) si sta ancora amalgamando e il muro biancorosso deve ancora essere eretto. Il tempo per migliorare c’è e finché non si perde va tutti bene: vincere in casa e pareggiare fuori consente al Varese di proseguire con la perfetta media inglese di due punti a partita, ma è chiaro che per sognare sempre più in grande bisogna sfatare il tabù trasferte quanto prima. Domenica contro il Borgaro Nobis potrebbe l’occasione giusta.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play