Hockey: Nei momenti difficili si misurano i rapporti

Ai Mastini servono tifosi appassionati. Ma anche osservatori solidali, capaci di mantenere la giusta distanza

Le lune di miele durano qualche settimana. Il vero amore dura tutta la vita. Vale nella quotidianità, così come nello sport, che in alcune sue eccellenze somiglia parecchio alle fasi altalenanti del nostro incedere, fatto di gioie e dolori, cadute e risalite.
Giova ricordarlo qui e ora, al cospetto dei Mastini, risorti dalle ceneri degli antichi fasti, celebrati come eroi nelle piazze e nei palazzi che contano, coccolati da un impianto nuovo di zecca, inneggiati da un pubblico competente e caloroso, pronto a colorarsi di giallonero sciarpe, felpe, stomaco e cuore.
Finché si vince, tutto bene. Ma quando si scivola e si perde, quando si esce dal campo con il morale a terra, quando gli avversari dimostrano più rabbia e più carattere, allora i cori si ammutoliscono. Ed è lì, in quell’improvviso silenzio, che si guarda in faccia chi c’è e chi ti volta le spalle; chi resta al tuo fianco e chi prende le distanze.
Le sconfitte, alla lunga, fanno bene, perché insegnano più delle vittorie. Ma questo non vale solo per chi gioca. Vale per chi tifa e per chi racconta ed è a quest’ultimo che tocca mantenere la giusta distanza. Quindi critichiamoli pure, i Mastini, elenchiamone limiti, inciampi e passi falsi. Ma non dimentichiamoci che nello specchio in cui è fin troppo facile sputare è riflesso anche il nostro volto.

Qui la conferenza del presidente Carlo Bino