È successo davvero! L’Italia del volley al femminile è per la prima volta campionessa olimpica. La storia è compiuta con una partita che forse si potrà un giorno definire la più bella di sempre della nostra nazionale. Il 3-0 sugli Stati Uniti è stato un misto di talento e perfezione, tecnica e tattica.
Merito di Velasco, bisogna ammetterlo, che in pochi mesi ha rimesso in riga uno spogliatoio sprofondato nel caos dopo il rapporto precipitato con Mazzanti. E quanta Varese in campo con le azzurre, in primis Caterina Bosetti, arrivata sul tetto di Olimpia cullata dalle mani sagge di quei mostri sacri di Franca Bardelli e Giuseppe Bosetti e accompagnata da Lucia e Chiara.
E poi Miriam Sylla e Anna Danesi che un pezzo della loro giovane carriera lo ha passato all’Amatori Atletica Orago proprio con la coppia Bosetti-Bardelli. Non vogliamo dimenticare nemmeno di Alessia Orro, per tre stagioni con la maglia della UYBA. Di questo gruppo senza vedere il campo ha fatto parte anche Ilaria Spirito, ex bustocca anche lei, e soprattutto un abbraccio va dato anche ad Alice Degradi che questo sogno lo ha visto solamente in TV dopo l’infortunio che l’ha costretta a rimanere a casa dopo la convocazione.
Una gioia immensa che porta l’Italia sul tetto del mondo. Bisogna però lasciare un pensiero per il comandante in campo, Julio Velasco. Perché è grazie a lui se oggi festeggiamo questo oro, ma la ferita che è lasciato a Busto Arsizio è stata davvero profonda. Quell’addio che sa un po’ di tradimento, il pubblico biancorosso non se lo meritava. Sarebbe stato bello, ancora più bello, chiudere la stagione insieme alle Farfalle per poi coronare alle Olimpiadi il sogno di una vita.