Solitudine reale, inganno virtuale

Da una parte, la volontà di consumare del sesso facile, anche a pagamento e magari condito da un po’ di mistero. Dall’altra, il desiderio di intascare quattrini ancor più facili. E’ successo davvero. E l’analisi proposta dalla psicologa Minazzi va oltre la cronaca

Poche settimane fa un giovane di Busto Arsizio veniva raggirato, via internet, da un individuo che si era spacciato per donna, prima, per avvocato poi e, infine, per maresciallo dei carabinieri. Per il primo, l'obiettivo era il sesso. Per il truffatore, il denaro.

La dottoressa Erika Minazzi prende spunto da quel fatto per analizzarne la componente psicologica.

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