La casa nel dopo covid: crisi e opportunità

Con l’aiuto di Santino Taverna, presidente nazionale della Federazione che rappresenta i mediatori d’affari, facciamo il punto sul mercato immobiliare, le piazze più costose e quelle più convenienti, il numero di compravendite di questi ultimi anni e l’effetto dell’emergenza e del lockdown sul concetto stesso di abitare.

"I tre mesi di clausura forzata hanno cambiato il nostro approccio alla casa e alla dimensione abitativa". Ne è convinto Santino Taverna, presidente nazionale e provinciale di FIMAA, la federazione di Confcommercio che raduna e rappresenta i mediatori d'affari.

Il comparto immobiliare, che negli anni aveva perso centinaia di migliaia di compravendite residenziali e che, più di recente, aveva recuperato qualche punto percentuale (bruciando 700 mila posti di lavoro), con il lockdown è tornato a perdere terreno. Nello stesso tempo, però, il valore della casa resta, culturalmente e economicamente, fondamentale. Peccato, aggiunge Taverna, che lo Stato continui a trattare la casa come un bancomat. 

Nell'intervista, Taverna poi si sofferma su vizi e virtù delle aree di provincia. E dell'abissale divario tra Milano e Varese quanto a prezzi al metro quadro.

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