Categoria: Vivere Bene

L’Editoria classica e quella Digitale: a braccetto o antagonisti? Il più grande incubo degli editori tradizionali, sempre molto legati al cartaceo e ai punti vendita, è quello di veder perire i libri cartacei perché la lettura nel tempo libero è cambiata molto negli ultimi anni soprattutto grazie ai progressi tecnologici dei libri digitali.

La maggior parte delle persone tende a equiparare il successo con il denaro, cioè più soldi si fanno, più successo si ha. Ma il successo è qualcosa di molto più profondo: può rappresentare la salute, il benessere, l’auto-consapevolezza, lo sviluppo personale, la crescita spirituale, l’incarnazione dei nostri valori, la felicità, la serenità, la pace, l’armonia con se stessi e gli altri, il perseguimento delle nostre passioni.

Più della metà degli italiani russa e quasi 1 su 4 soffre delle cosiddette apnee nel sonno. In molti casi il russare infatti è sintomo di una patologia più grave, la cosiddetta sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome), caratterizzata da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno.

Quella del saper parlare in pubblico è un’arte molto richiesta soprattutto in ambito professionale. In realtà, dimostrarsi sicuri nell’esporre in pubblico un concetto, un messaggio o un punto di vista contribuisce a sviluppare sicurezza ed autorevolezza in chiunque.

Come è noto, il proprio stile di vita influisce notevolmente sulla nostra salute e sul nostro benessere psico-fisico, a maggior ragione se le nostre abitudini e i ritmi della quotidianità vengono stravolte perché costretti a limitare le nostre uscite di casa.

Restare a casa per tanti giorni rischia di far andare in tilt l’equilibrio familiare. Il primo passo devono farlo i genitori provando ad identificarsi con i ragazzi, agendo con compartecipazione nei loro confronti e mostrandosi attenti ad ascoltare cosa provano in questi giorni di ‘coprifuoco’.

Fermi, a casa, giorni e giorni a fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore e se non è misurabile in compenso, in denaro sappiamo ancora cosa farcene?
Il virus chiude le aziende, i negozi. Ci costringe a ricostruirci un lavoro. Il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare “famiglia”.

Se vogliamo avere la meglio sul nemico invisibile e micidiale che stiamo combattendo in questo momento dovremo impegnarci di più sulla reciprocità, sul senso di appartenenza, essere più “comunità”, sentirsi parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura, condividere le responsabilità ed essere consapevoli che dalle nostre azioni dipendono le sorti non solo le nostre, ma di tutti quelli che ci circondano. Non sprechiamo energie nel cercare i colpevoli di questa pandemia, non spetta a noi.

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